La Lega di Serie A ha deciso di non partecipare al Consiglio della Federcalcio, in programma venerdì, e di chiedere al Governo un incontro urgente. E' questa la decisione adottata a Milano dall'Assemblea dei presidente del massimo campionato come protesta contro la delibera della Figc in materia del tesseramento di giocatori extracomunitari. La replica: "Sugli extracomunitari decisione assunta in piena legittimità".
"L'Assemblea della Lega di Serie A ha preso atto della delibera della Figc in materia di tesseramento di extracomunitari, adottata in modo estemporaneo a fronte delle difficolta' del calcio nazionale, mortificato dall'esclusione fin dalle prima battute dal Campionato del Mondo e dalla esclusione del nostro Paese dall'organizzazione dei prossimi grandi eventi calcistici internazionali", si legge nella nota. "Ribadisce che si tratta di una scelta sbagliata nel merito e nei tempi, adottata a mercato aperto senza tenere conto degli impegni nel frattempo assunti dalle società, che vengono poste di fronte al rischio concreto di risultare inadempienti verso i club con i quali hanno negoziato il trasferimento di atleti facendo legittimo affidamento su un sistema che mai prima d'ora era stato modificato senza il consenso della Lega. Al di là del merito la decisione è molto grave perché adottata senza alcun confronto preventivo e votata a maggioranza dal Consiglio federale contro il parere dell'unica componente direttamente interessata alla questione".
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"L'Assemblea della Lega di Serie A ha preso atto della delibera della Figc in materia di tesseramento di extracomunitari, adottata in modo estemporaneo a fronte delle difficolta' del calcio nazionale, mortificato dall'esclusione fin dalle prima battute dal Campionato del Mondo e dalla esclusione del nostro Paese dall'organizzazione dei prossimi grandi eventi calcistici internazionali", si legge nella nota. "Ribadisce che si tratta di una scelta sbagliata nel merito e nei tempi, adottata a mercato aperto senza tenere conto degli impegni nel frattempo assunti dalle società, che vengono poste di fronte al rischio concreto di risultare inadempienti verso i club con i quali hanno negoziato il trasferimento di atleti facendo legittimo affidamento su un sistema che mai prima d'ora era stato modificato senza il consenso della Lega. Al di là del merito la decisione è molto grave perché adottata senza alcun confronto preventivo e votata a maggioranza dal Consiglio federale contro il parere dell'unica componente direttamente interessata alla questione".
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