Arriva per ultimo e si becca l'applauso della platea di giornalisti. Guizza, abbronzato e sorridente, sulle stampelle blu. Sotto il cappellino la cresta non c'è più: tagliata ieri per l'occasione. Pronti via offusca i colleghi di conferenza stampa: mentre parlano Lorenzo, Pedrosa e Stoner, tutti a guardare il 46 e i suoi gesti rituali di sempre.
"Sto bene, magari non sono agile come un gatto, ma la tibia è in posizione perfetta, come si vede dalle lastre. In più ho lavorato molto sui muscoli, ogni giorno due ore di piscina e 4 di palestra, più quindici sedute in camera iperbarica. Sono due ore ogni volta, ma davvero molto utili per velocizzare il recupero: in più sono finalmente riuscito a finire un libro che avevo iniziato da un po': 'L'ombra del vento' di Zafon".
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"Sto bene, magari non sono agile come un gatto, ma la tibia è in posizione perfetta, come si vede dalle lastre. In più ho lavorato molto sui muscoli, ogni giorno due ore di piscina e 4 di palestra, più quindici sedute in camera iperbarica. Sono due ore ogni volta, ma davvero molto utili per velocizzare il recupero: in più sono finalmente riuscito a finire un libro che avevo iniziato da un po': 'L'ombra del vento' di Zafon".
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