10 settembre 2010

I campioni dello sport con l'hobby dell'evasione fiscale

Evadere il fisco sembra l'hobby preferito dei campioni dello sport: in cinque anni hanno sottratto al fisco italiano oltre 5 miliardi di euro. E' questa la stima diffusa da Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani, sottolineando che "il caso di Filippo Pozzato è solo l'ultimo di una lunga serie".
Prima di lui - ricorda l'associazione in una nota - "sono incappati nella rete del fisco Valentino Rossi, con oltre 60 milioni di euro, Diego Armando Maradona con 37 milioni di euro, Loris Capirossi con 8 milioni di euro, per non parlare di Alberto Tomba, Max Biaggi, Andrea Gaudenzi, Nicola Larini, Pierfrancesco Chili, Mario Cipollini e Paolo Rossi".

Per Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it "di fronte a un fenomeno così pervasivo servono strategie fiscali diverse. Bisogna rafforzare la lotta all'evasione fiscale puntando sulla tax compliance anziché sui tradizionali strumenti di deterrenza che, se da un lato generano un gettito straordinario per lo Stato, dall'altro incrinano il rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti".
Per l'associazione, quindi, la strada deve essere quella di "istituire Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell'amministrazione finanziaria e presso tutti gli agenti della riscossione".

Secondo gli ultimi dati forniti da Contribuenti.it, nel 2008, 10 milioni di italiani hanno dichiarato di guadagnare meno di 6 mila euro l'anno, mentre solo lo 0,7% guadagnerebbe piu' di 100 mila euro. Ancora piu' tragica la situazione delle società di capitale: il 52% chiude in perdita e non paga le tasse mentre un ulteriore 27% dichiara un reddito inferiore a 10 mila euro.

fonte - ASCA
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