10 settembre 2010

Calcio - abbonamenti in calo, colpa della Tessera del Tifoso o delle TV?

In un inchiesta realizzata da Football-Magazine.it, è emerso un netto calo degli abbonamenti rispetto alla stagione precedente, colpa della tessera del tifoso o delle tv?

Quest’anno il calcio verrà per lo più visto da casa, seduti comodamente in poltrona. Gli stadi rimarranno tristemente (mezzi) vuoti, forse ci sarà meno violenza ma si perderà gran parte del calore dei tifosi cosi tanto importante per i calciatori.

Il crollo degli abbonamenti distribuito sulle 20 squadre di Serie A ammonta quasi al 35% in meno rispetto alla stagione passata. Tanti sono i motivi di questo incredibile disinnamoramento: in primis l’introduzione dell’ormai famosa “Tessera del Tifoso” che ha creato innumerevoli polemiche tra le frange più calde del tifo e il Governo, per via dei forti controlli prima, durante e dopo le partite, previsti dalle nuove norme attuative della stessa.

In secundis la decisione, per ovvi fini economici (soldi dalle tv), della Lega Calcio di creare un vero e proprio “spezzatino” della giornata di campionato con anticipi al venerdì o al sabato ( per le squadre impegnate nelle competizione europee), la variante di mezzogiorno e mezza della domenica e l’eventualità di posticipi al lunedì.

Incide sul drastico calo infine, la scomodità e l’arretratezza delle attuali strutture sportive italiane e soprattutto la grande offerta a pagamento delle varie piattaforme televisive (Sky, Mediaset Premium e Dahlia TV) che invoglia sempre più persone a godersi da casa lo spettacolo del “pallone” invece che dal vivo.

Poche le società che hanno incrementato il numero dei propri abbonati; tra queste il Milan, unica “grande” che grazie ai formidabili acquisti dell’ultima settimana di mercato vanta un saldo positivo rispetto al 2009-10. Male la Juventus, nonostante i grandi investimenti di Marotta, da 19000 a 12000 (-37%). Non è bastato uno storico “triplete” all’Inter per riconfermarsi leader anche in questo settore (da 45.000 a 38.000, -15%). Crollo totale per la Lazio che passa da 27500 a 9500 (-66%); regge la Roma con quasi 20000, ma ben 5mila meno dell’anno scorso (-20%).
Per correre ai ripari molte società hanno prolungato o riaperto la campagna abbonamenti fino al 2° o 3° turno di campionato sperando di riuscire a colmare questo enorme gap.

Questi i dati parziali, tra parentesi i dati della stagione 2009-10:
Bari 13700 (13154), Bologna 9200 (12853), Brescia 1600, Cagliari 8100 (7000), Catania 8435 (10600), Cesena 10131, Chievo 5200 (6954), Fiorentina 15071 (19000), Genoa 18000 (24200), Inter 38000 (45000), Juventus 12000 (19000), Lazio 9500 (27500), Lecce 3300, Milan 26500 (25720), Napoli 9500 (17000), Palermo 16390 (16410), Parma 7200 (13433), Roma 18000 (25000), Sampdoria 19000 (20402), Udinese 12000 (13954).

fonte: Football-Magazine.it
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