6 aprile 2012

Aku Seasonal Story 2012 - Architetture Alpine: le geometrie dell’uomo incontrano le linee della montagna

Le architetture alpine, sono giochi di equilibri tra natura e tecnica, per una costante ricerca di protezione e benessere. Allo stesso modo nella progettazione di una scarpa AKU per la montagna, il requisito della funzionalità e del comfort è elemento guida di ogni fase progettuale.

Guardare oltre l’apparenza, essere aperti al mondo per coglierne gli aspetti più profondi, condividendo e dando risalto a valori e tradizioni, è questa l’originale e personalissima visione di AKU nei confronti della montagna.
Una casa di montagna, a pensarci bene, non è poi così distante da una calzatura outdoor: entrambe sono costruite con lo scopo di garantire un più elevato livello di comfort possibile, partendo da soluzioni progettuali moderne, fondate sul solco della tradizione.

Condividendo specifici obiettivi comuni come comfort, protezione e stabilità, la voce dell’architetto specializzato nel recupero di edifici tradizionali alpini si alterna con la voce del designer AKU, specializzato nella progettazione di calzature per la montagna, funzionali e confortevoli. Uniti dall’idea comune che tre concetti fondamentali come traspirazione, stabilità e protezione sono indispensabili per ogni progetto relativo all’architettura di montagna, tre professionisti si sono incontrati e hanno declinato varie similitudini che legano la scarpa agli edifici alpini. L’architetto Giancarlo Foscaro, senior designer di AKU, Sigrid Piccolruaz, architetto di origine ladina che svolge il suo lavoro in Val Badia e nelle valli alpine limitrofe, e Corrado Piccoli, ingegnere e fotografo, già amico di AKU e ideatore della mostra fotografica “La Montagna dis-incantata”, una delle più apprezzate storie di montagna che AKU ha proposto come lancio del suo nuovo sito web (www.aku.it), sono gli artefici di questa Aku Seasonal Story.

Uniti dall’idea comune che tre concetti fondamentali come traspirazione, stabilità e protezione sono imprescindibili per ogni progetto relativo all’architettura di montagna, i tre hanno declinato varie similitudini che legano la scarpa agli edifici alpini, in special modo come il modello di punta della stagione SL TREK GTX, nel campo del trekking, si potesse specchiare in un progetto di casa alpina.

Il Global Custom Fit di Aku, il sistema che esprime la massima adattabilità della calzatura alle caratteristiche dell’utilizzatore, è declinato in SL TREK GTX in quattro dei suoi principali punti di forza. L’Air System, per una maggiore traspirazione, IMS, Internal Midsole System per un maggior cushioning, Exoskeleton per migliorare la protezione e la stabilità mantenendo la massima leggerezza, e Slow Memmory Foam per un immediato comfort di calzata. Concetti che il gruppo di lavoro considera fondamentali anche per una casa di montagna.
Un simbiosi questa, che lega ancor di più AKU alle sue radici. Un’azienda che rappresenta da sempre la tradizione manifatturiera italiana nel campo delle calzature outdoor, che ha saputo innovare e continua a farlo, con lo scopo di garantire il massimo comfort e funzionalità nei propri modelli.
Ciò che rende speciale ogni calzatura AKU è la cura nelle lavorazioni, la ricerca della massima leggerezza e immediato comfort di calzata; un risultato ottenuto attraverso un costante impegno nella ricerca, che ha portato negli anni alla creazione di tecnologie esclusive.

Architetture Alpine come tema stagionale per il 2012 quindi, perché la montagna e i montanari che l’abitano, sono da sempre la più sincera e vera ispirazione per AKU. Le architetture alpine, a loro volta, si ispirano alle linee che la natura gli ha disegnato intorno: ecco quindi che un antico maso settecentesco della Val Badia si sposa alla forma piramidale della Civetta, la parete delle pareti per tutti gli abitanti delle Alpi.
Una singolare coincidenza, tra professionisti e amici di AKU: che ricordano come camminando per i sentieri, o stando seduti al caldo di un maso alpino, la “coincidenza” della ricerca massimo comfort non sia più tale, ma sia una necessità per vivere la montagna con rispetto e armonia.

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