7 maggio 2012

Ad incidere sulla forma fisica e la performance dell’atleta e’ una corretta idratazione

Se corretta idratazione e attivita’ fisica rappresentano un binomio ormai consolidato, un recente studio condotto dalla Seconda Universita’ degli Studi di Napoli, dimostra che l’idratazione aiuterebbe a  mantenere la forma fisica degli atleti, definendo le percentuali di massa grassa, magra, acqua e massa cellulare presenti nell’organismo

Una corretta idratazione, oltre ad essere importante per lo svolgimento di un’attivita’ fisica, risulta fondamentale per un’adeguata quantificazione della massa magra e della massa grassa negli atleti, incidendo quindi anche sulla loro forma fisica e di conseguenza anche sulle performance sportive. E’ quanto emerso dallo studio  “Valutazione della composizione corporea nell’atleta: metodiche integrate per la valutazione di massa grassa, massa magra e stato di idratazione”, condotto dalla Professoressa Paola Brancaccio, Docente alla Seconda Universita’ degli Studi di Napoli, Dipartimento di Medicina Sperimentale - Servizio di Medicina dello Sport,

E’ quanto riportato da In a Bottle (www.inabottle.it), il nuovo water magazine on line del Gruppo Sanpellegrino, che ha verificato come l’idratazione aiuti nell’analisi delle caratteristiche corporee degli atleti.

Una moderata attivita’ fisica produce solitamente una perdita di liquidi quantificabile in 0,5-1,5 litri all’ora. E’ risapute come l’organismo, se non correttamente reidratato, vede diminuire il proprio volume plasmatico, l’afflusso di sangue alla periferia e la sudorazione rendendo quindi piu’ difficile la termoregolazione. Obiettivo dello studio e’ stato quello di studiare la possibilita’ di utilizzo della metodica ecografica per misurare lo strato di grasso sottocutaneo di soggetti sportivi. Sono stati quindi selezionati 29 atleti che sono stati sottoposti a diverse metodiche di valutazione corporea. Questa tipologia di analisi e’ indispensabile per il medico sportivo per studiare le modificazioni della composizione corporea in corso durante l’attivita’ sportiva.

L’analisi della composizione corporea valuta la presenza dei vari costituenti organici nell’individuo (ossia la quantita’ di grasso, proteine, glicogeno e acqua) consentendo di identificare una sorta di “compartimenti” che contengono prevalentemente tessuto grasso, o tessuto magro, costituito in gran parte da muscolo. Uno sportivo, misurando esattamente la propria massa grassa, massa magra,  percentuale d’acqua (intracellulare ed extracellulare) e massa cellulare puo’ tenere sotto controllo le variazioni della composizione corporea e strutturare cosi’ specifici programmi di allenamento.

L’acqua presente nell’organismo e’ concentrata prevalentemente nei tessuti vitali, come sangue e muscoli, per cui la sua presenza e’ indice di “massa magra”. L’esame impedenziometrico e’ una delle metodiche piu’ utilizzate per la valutazione della composizione corporea e si basa sul principio che l’acqua e’ un buon conduttore di corrente, mentre il grasso no. L’impedenziometro misura la resistenza opposta dal corpo al passaggio di una debolissima corrente che sara’ condotta facilmente nei tessuti ricchi di acqua come i muscoli, e con difficolta’ nei tessuti ricchi di grasso. Lo studio ha dimostrato che per valutare correttamente la composizione corporea di un atleta e’ opportuno utilizzare piu’ metodiche integrate, che prendano in considerazione aspetti diversi dell’organismo. Fra queste l’ecografia muscolare si e’ rivelata essere strettamente correlata allo stato di idratazione dell’organismo e puo’ fornire quindi ulteriori elementi di valutazione in merito alla definizione della massa grassa e della massa magra.

Nonostante sia un settore di studio ancora in via di sviluppo, sembra ragionevole il tentativo di utilizzare l’acqua con le caratteristiche piu’ appropriate a seconda della tipologia dello sforzo effettuato. Infatti se durante lo sforzo sembrano piu’ indicate le acque oligominerali che garantiscono una migliore idratazione, dopo l’esercizio assumono invece particolare rilevo quelle piu’ ricche in minerali che possono costituire un’importante fonte di reintegro degli stessi. Una corretta idratazione e’ quindi fondamentale per raggiungere lo stato di forma atletica. L’American College of Sport Medicine raccomanda infatti il mantenimento di uno stato ottimale di idratazione per migliorare il rendimento sportivo. Quest’obiettivo pero’ si raggiunge con una sorta di “allenamento al bere”, ossia l’induzione di un’abitudine, da parte dell’atleta, a bere anche quando non e’ presente lo stimolo della sete. La presenza di sete e’ infatti gia’ un segno di scarsa idratazione.

fonte | www.foundcomunicazione.com
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