L’allenatore assomma ormai nel calcio moderno, ma soprattutto nella nostra mentalità, così tante qualità che ne fanno il centro assoluto, il cuore di una squadra. Pur non andando in campo e pur essendo legato il suo successo o il suo fallimento alla qualità stessa e ai pregi/difetti dei suoi stessi giocatori. L’intelligenza tecnica e tattica si lega alla sua personalità, al suo grado di umanità, alla sua capacità di essere molto più di un tecnico. In qualche caso si tratta addirittura di un vero e proprio secondo padre. Ne parlo inserendo subito dopo uno brevissimo stralcio del
libro di
Cesare Prandelli “I
l calcio fa bene” (Giunti Editore, prezzo di copertina 9,90 euro, incasso devoluto in beneficenza alla fondazione dell’Ospedale Pedriatico Meyer di Firenze) scritto in collaborazione col mio amico giornalista di Repubblica Giuseppe Calabrese. Si parla del complesso e difficile rapporto tra calciatore ed allenatore. Molto interessante.
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