5 dicembre 2010

L'allenamento dello snowborder

Da qualche anno ha preso piede un nuovo e divertentissimo sport invernale: lo snowboard.
Si tratta di lanciarsi giù per i pendii innevati su una tavola simile a quella del surf e a quella degli skateboards: in tutte le tecniche di discesa possibili il divertimento è assicurato, ma per non rovinarsi la festa con brutti infortuni bisogna arrivare preparati fisicamente e atleticamente sulle pista da sci.
Nello sciare si verificano continui cambiamenti di posizione, scivolamenti e cambi di direzione: si rende quindi necessario potenziare le proprie capacità di mantenere l'equilibrio e il proprio tono muscolare.
In seguito ad analisi biomeccaniche e cinematiche del gesto tecnico dello snowboard, s'è visto che sono necessarie due qualità principalmente: la forza muscolare esplosiva che garantisca resistenza e la capacità di controllo propriocettivo, che consente al corpo di adeguarsi ai continui spostamenti di peso ed equilibrio che sono continui nello sciare.

Chi si appresti per la prima volta a questa disciplina farà bene a cominciare da esercizi poco impegnativi e discese poco ripide: per tutti, esperti e no, è consigliabile sottoporsi ad un allenamento mirato in palestra a partire da almeno tre mesi prima il nostro soggiorno sulla neve.
Essere in forma sulla tavola può evitare pericolosi infortuni e quando si scende bisogna ricordarsi di mettere sempre il casco, per evitare pericolosi urti alla testa. In ogni caso portarsi sempre dietro, specie per chi ama i fuoripista, il telefono dell'elisoccorso e un cellulare.
Tornando al training in palestra è consigliabile iniziare ad allenare il sistema cardiorespiratorio agli sforzi e alla fatica: questo risultato si potrà ottenere con esercizi, ad esempio, di fondo lento. Per acquisire un miglior tono muscolare ed elasticità nelle posture non convenzionali richieste dallo snowboard va benissimo che lo strechting, che renderà la muscolatura anche più resistente alle sollecitazioni.
Bisogna iniziare a lavorare da subito anche sulla propriocettività, cioè la capacità di percepire e mantenere l'equilibrio in condizioni variabili: saranno utilissimi allo scopo tappeti elastici, superfici inclinate appositamente studiate a questo fine, pedane vibranti e tutti quegli attrezzi capaci di rendere le articolazioni idonee ai continui cambi di posizione e di carico.
Superata questa prima fase, sarà la volta dei muscoli: andranno potenziati e resi più elastici, per renderli al tempo stesso forti e resistenti.
Vista la particolarità del gesto atletico richiesto nello snowboard, sarà il caso di affidarsi a esercizi specifici ripetuti per tonificare e rinforzare tutte le fibre muscolari che serviranno a una grande discesa.
In particolare bisognerà rinforzare gli addominali, tutta la muscolatura delle gambe, i muscoli della schiena e delle braccia: queste ultime, infatti, non sono meno sollecitate delle gambe nello sci con la tavola.
Una metodica utile nell'allenamento prima della settimana bianca è la pliometria, che consiste nel sottoporre un distretto muscolare a una azione di stiramento seguita immediatamente da una contrazione di tipo concentrico. In questo modo il muscolo accumula una certa quantità di energia che utilizza nella contrazione successiva, aumentandone così l'intensità. L’allenamento pliometrico classico viene eseguito chiedendo al soggetto di compiere dei salti verso il basso da una certa altezza, seguiti da un immediato rimbalzo verso l'alto o verso l'avanti. L'altezza ottimale di caduta dipende, ovviamente, dalle capacità di ogni singolo e mediamente, si aggira tra i 45 e i 55 cm. Nell'ambito di una seduta di allenamento sono sufficienti 6-7 serie di 5-6 ripetizioni ciascuna, con un buon margine di recupero (2-3 minuti) tra le serie. Nel caso in cui l’atleta rispondesse bene a questa metodica si possono anche usare i balzi a uno o due piedi fatti di seguito in modo da poter sfruttare la fase pliometrica fra un balzo e un altro.
Da non sottovalutare, infine, l'abbigliamento sulla neve: i muscoli lavorano male al freddo e rischiano contratture, stiramenti e strappi. Bisogna premunirsi non solo con indumenti caldi, che magari sono voluminosi e ingombranti, ma anche con capi specificamente studiati dall'industria dello sport per proteggere la muscolatura dal freddo e dagli infortuni.
A questo punto si può partire e...buona discesa a tutti!

Fonte: italiasalute.leonardo.it

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