14 agosto 2009

Calcio: C'era una volta il Milan....

C’era una volta il Milan, quello di Sacchi e Capello e Ancelotti, degli olandesi e degli slavi (Boban e Savicevic), degli Italiani (Donadoni, Baresi, Maldini, Pirlo, Gattuso, Inzaghi, Nesta), quello dei grandissimi extracomunitari dal Pallone d’Oro (Weah, Kakà, Shevchenko).
E’ stato anche quello di De Napoli, sottratto al Napoli offrendo un megaingaggio per non giocare più…
E’ lo stesso Milan che oggi lo stesso Berlusconi illanguidisce, con Galliani costretto a giocare da comprimario, offrendo messaggi contraddittori dopo un improvviso giro di valzer.
Dall’usato insicuro di calciatori declinanti e costosissimi come Ronaldinho, Emerson e Sheva, all’assalto (virtuale) degli under 23 (ma anche Dzeko e Cissokho sono giovanotti, ricordava il bel carneade Leonardo): il progetto dei Milan di cui abbiamo ricordato nomi e cognomi, omettendo l’elenco dei trofei (lunghissimo), era chiaro tecnicamente e imprenditorialmente. Spendevano e spandevano, con criteri tecnici e grandi allenatori. Adesso si fanno trattative, venuti al dunque del prezzo il Milan di Galliani scappa via e fa brutta figura: con Panucci, con Dzeko, con Luis Fabiano…
Poi se la prendono coi tifosi che si lamentano se vedono Kakà venduto - dopo gli annunci d’amore eterno (elettorali) di gennaio - e la squadra perdere tutte le amichevoli. Perfino l’aziendalista Leonardo s’è lamentato…
E’ lecito chiedere dove sia finito il Milan e pensare che l’ipotesi di cessione - nonostante il tantissimo fatto - possa essere vissuta come un sogno dai tifosi del club più titolato del mondo?

fonte: Blog Tuttosport
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