Non cresce ma nemmeno cala la nostra serie A. Perché i dati ufficiali relativi al pubblico dopo le prime otto giornate di campionato e raccolti dal sito Stadiapostcards.com parlano di una media pari a 23.128 spettatori paganti, cioè meno di 100 unità in calo rispetti alla stagione passata, mentre in quella precedente alla stessa giornata la media era pari a 23.541.
Un conto che ovviamente tiene conto anche egli abbonati, nei quali comunque restano in testa le due milanesi. Così è anche nella classifica dei paganti, come è stato nelle ultime due stagioni anche se va precisato ad esempio che un conto è la capienza di San Siro e un altro ad esempio quella su cui abbia potuto contare la Juventus che sino alla stagione 2010/2011 giocava all’Olimpico (stadio da 26.000 posti) e da quella passata allo Juventus Stadium ha una capienza da 44 mila.
In ogni caso Milano domina, con l’Inter che vanta complessivamente in quattro partite interne 173.582 spettatori con una media pari quindi a 43.396 presenze, mentre lo scorso anno di questo tempi in testa c’era il Milan con i 49.020 spettatori. Invece oggi i rossoneri dopo quattro partite sono secondi con una media 43.198 spettatori mentre sul gradino più basso del podio troviamo la Roma con 41.694 presenze medie, sempre in quattro partite.
La Juventus si piazza al quarto posto, con un’affluenza media pari a 38.621 di poco superiore alla passata stagione quando erano 37.545. E ancora più dietro c’è il Napoli con 35.250, la Lazio con 32.763, la Fiorentina con 36.465, la Sampdoria con 23.716, il Bologna con 22.050 e l’Udinese con 20.947 mentre in fondo alla classifica, a parte il Cagliari che ha avito evidenti problemi con l’impanto di Is Arenas e ha una media di 4.390 spettatori, ci sono il Siena con 9.909, il Chievo con 10.100 e il Catania con 12.084.
Dalla classifica è possibile anche capire quali siano le squadre ospiti che hanno attirato più pubblico. Il Napoli ad esempi è riuscito a far battere i record stagionai a tutte le sue avversarie, ossia Juve, Samp, Catania e Palermo. E lo stesso dicasi della Juventus quando è stata a Udine, Siena, Firenze e Genova, sponda rossoblu.
fonte | www.sportrade24.it
Un conto che ovviamente tiene conto anche egli abbonati, nei quali comunque restano in testa le due milanesi. Così è anche nella classifica dei paganti, come è stato nelle ultime due stagioni anche se va precisato ad esempio che un conto è la capienza di San Siro e un altro ad esempio quella su cui abbia potuto contare la Juventus che sino alla stagione 2010/2011 giocava all’Olimpico (stadio da 26.000 posti) e da quella passata allo Juventus Stadium ha una capienza da 44 mila.
In ogni caso Milano domina, con l’Inter che vanta complessivamente in quattro partite interne 173.582 spettatori con una media pari quindi a 43.396 presenze, mentre lo scorso anno di questo tempi in testa c’era il Milan con i 49.020 spettatori. Invece oggi i rossoneri dopo quattro partite sono secondi con una media 43.198 spettatori mentre sul gradino più basso del podio troviamo la Roma con 41.694 presenze medie, sempre in quattro partite.
La Juventus si piazza al quarto posto, con un’affluenza media pari a 38.621 di poco superiore alla passata stagione quando erano 37.545. E ancora più dietro c’è il Napoli con 35.250, la Lazio con 32.763, la Fiorentina con 36.465, la Sampdoria con 23.716, il Bologna con 22.050 e l’Udinese con 20.947 mentre in fondo alla classifica, a parte il Cagliari che ha avito evidenti problemi con l’impanto di Is Arenas e ha una media di 4.390 spettatori, ci sono il Siena con 9.909, il Chievo con 10.100 e il Catania con 12.084.
Dalla classifica è possibile anche capire quali siano le squadre ospiti che hanno attirato più pubblico. Il Napoli ad esempi è riuscito a far battere i record stagionai a tutte le sue avversarie, ossia Juve, Samp, Catania e Palermo. E lo stesso dicasi della Juventus quando è stata a Udine, Siena, Firenze e Genova, sponda rossoblu.
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