
LO STUDIO - Ricercatori del Montreal Heart Institute hanno monitorato i dati relativi alla frequenza cardiaca e al consumo di ossigeno di 22 giovani in buona salute che hanno eseguito lo stesso allenamento su una cyclette dentro e fuori dall’acqua. È emerso che il sistema cardiovascolare lavora in modo più efficiente quando si pedala in piscina, con l’acqua fino al torace. «Il consumo massimo di ossigeno, indice di un buon allenamento, è quasi lo stesso per entrambe le attività, ma la frequenza cardiaca – spiega Martin Juneau, coordinatore della ricerca e direttore del centro di prevenzione dell’Istituto canadese – è un po’ più bassa quando ci si allena in piscina, perché per ogni battito viene pompato più sangue e la pressione dell'acqua, sulle gambe e sulla parte inferiore del corpo, lo fa arrivare in modo più efficiente al cuore». Insomma, la pressione idrostatica riduce il numero di volte che il cuore deve pompare sangue per soddisfare il fabbisogno di ossigeno.
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